Nella seconda metà degli anni ’50, seguendo pionieri dell’orologeria subacquea come Blancpain e Rolex, le altre grandi case entrano in blocco in questo promettente segmento di mercato.
Longines, tra le più antiche, si presenta all’appuntamento con la propria spiccata personalità. L’esordio avviene con la referenza 6291-1, chiamata in inglese” the Skin Diver’s Watch”.
Le caratteristiche basiche: cassa 40 mm, quadrante e lancette fortemente luminescenti, movimento automatico 19AS.
Dopo breve tempo appare il modello che avrebbe poi segnato, a partire dai primi anni ’60, i canoni definitivi dell’orologeria subacquea di Saint-Imier, ovvero la referenza 7042-1.
Il passaggio al nuovo standard è notevole: arriva la cassa Super Compressor da 42 mm coperta da brevetto Ervin Piquerez SA, in grado di incrementare la resistenza alla profondità fino a 200m attraverso un sistema che sfrutta l’aumento progressivo della pressione subacquea per sigillare ancora di più il fondello alla guarnizione; la ghiera girevole per fissare il momento d’inizio dell’immersione diviene interna e manovrabile da una seconda corona posta a ore 2; resta invece il collaudato calibro automatico 19AS; spicca sempre un bel quadrante nero galvanico a fondo lucido con scritte oro.
Il modello ref. 7492-2, subentrato a partire dalla seconda metà degli anni ’60 dopo la referenza intermedia 7150-1, che qui presentiamo, mantiene gran parte delle caratteristiche dei modelli precedenti, salvo il nuovo calibro automatico 290 funzionante ad una frequenza di 19600 a/h, uno spessore potenziato delle corone e una diversa ma non stravolta estetica di indici e lancette.